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Giusy Africano autrice di Io donna e Generazione Vintage per Le interviste

20/06/2018 14:24

Admin

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Giusy Africano autrice di Io donna e Generazione Vintage per Le interviste

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Le interviste - Il libro che ha mosso le coscienze, ripreso da una storia realmente accaduta, mira a risvegliare animi e a proseguire il cammino, intriso di valori, voglia e benedizioni dall’alto 

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Incontriamo Giusy Africano, che in un libro sintetico, "Generazione Vintage", pubblicato per Bonfirraro editore, di 172 pagg. mette in rilievo le svolte della vita che ogni essere umano si trova ad affrontare, ma anche la bellezza di certi "fiori", che tornano presto alla propria "terra", dato che il paradiso lo hanno portato già loro nel mondo.
Intervista.1. Ciao Giusy, grazie per aver accolto il nostro invito. iniziamo subito, che non sto sulla pelle. Il tuo recente romanzo, è ispirato da una storia vera che integra un certo movimento sociale, ci dici qualcosa in più per render curiosi i nostri lettori, oltre che noi? Amo raccontare storie vere. Credo che il processo di identificazione sia più intenso (o avvenga più intensamente). I fatti realmente accaduti suscitano, specialmente nei giovani, più spunti di riflessione. Beh, le storie si incrociano con gli eventi di un contesto storico degli anni Novanta, eventi positivi come innovazioni: internet all’orizzonte, il cellulare che incomincia a diventare l’amico nella tasca dei "figli di papà" (nel romanzo ci sono due realtà che si contrappongono) ma anche una generazione segnata da, stragi, guerre. Ho cercato di seguire i ragazzi nei ritmi normali quotidiani e in quelli frenetici dei movimenti studenteschi di protesta, legati alla scuola, al lavoro, con riferimento al FdG, Fonte della Gioventù, rilanciato dal nostro neo Sindaco, Salvo Pogliese, con un attivismo politico senza precedenti, puntando proprio sui giovani aderenti al movimento.

2. Tu non ti definisci scrittrice, però oltre ad essere al secondo lavoro editoriale, hai anche una formazione umanistica e sei insegnante. Chi è lo ’scrittore’, Giusy? Alla tua domanda rispondo confermando che mi approccio alla scrittura, decisamente convinta che la differenza la fa il numero di volte in cui l’autore riesce a trasferire il gioco di emozioni, di sentimenti, idee.. nei lettori. Una preparazione umanistica universitaria, per motivi contingenziali non completata, essere appassionati di lettura con modelli importanti e positivi come "Il Maestro e Margherita", letto tanti anni fa, di Michail Bulgakov, aiuta parecchio. Aiuta anche interagire con le persone in un continuo confronto.
3. Marco. Finito il libro c’è la nota di chiusura, piuttosto che quella di apertura, che lascia un senso di freddo che si incrocia con la bellezza e vivacità del libro, e con le penultime pagine che bruciano di dolore, quando protagonista assoluta diventa Anna. Passare per un contesto storico, da un personaggio ad un altro, facendo da periferica pure per il neo sindaco, come hai detto prima. Giusy, lo evinciamo dal tuo libro: quando durante un torneo, la squadra di Marco è guidata dallo Stesso, che non c’è! Chi ti ha guidato a tanto talento, da lasciarci positivamente folgorati al tuo stile e al contenuto? Mi sono limitata ad osservare l’evoluzione degli eventi che ho riportato nel romanzo. Poiché rappresento dei personaggi reali, non ho dovuto neppure faticare per costruirli, anzi sono stati loro stessi a venirmi incontro, a muovere le fila, a sostenermi e a darmi ispirazione. In effetti quando scrivo, mi piace sorprendere e cambiare direzione ma in questo erà una necessità. Ho capito che Anna era stata un po’ messa da parte e meritava più attenzione per la sua capacità, dopo la fase più un’impegnativa dell’ elaborazione del dolore, di uscirne vincitrice riuscendo a considerare un progetto di vita anche nuovo: quello del volontariato.
 4. Saluti i lettori del blo?Ciao e grazie. Considero abbastanza interessante riuscire ad entrare in un blog e di condividere i miei passi nella scrittura, le mie scelte e le mie emozioni... e di essere riuscita a trovare le risposte giuste alle vostre domande importanti, formulate con attenzione e curiosità, che ci consentono di conoscerci meglio. Da parte mia spero di riuscire a fare meglio con nuove sfide. Pertanto vi saluto caramente e invito ad andare in libreria dove i veri protagonisti, ì libri, per tutti i gusti dei lettori, ben riposti come belle statuine sugli scaffali, attendono di essere prelevati e letti.
Grazie Giusy, vogliamo aggiungere che hai commosso con questo tuo secondo libro, ben scritto stilisticamente e narrativamente, ma non solo, i molti aspetti che hai portato in auge dopo un percorso naturale per ogni essere umano, che riflette la bellezza del credere a determinati valori e a dare speranza a molti, finché il destino crudo, lo rapisce, finché non ci aspettavamo, ancora coraggio e ripresa della vita, come nel caso di Anna. Grazie di cuore.Grazie voi.

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