Francesco Postorino - Carlo Antoni. Un filosofo liberista - Rubbettino editore - L’intervista - La video recensione.
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L’intervista.Riportiamo l’intervista a Francesco Postorino, uscita nel sito della casa editrice del volume. In occasione dell’uscita del suo nuovo libro, Carlo Antoni. Un filosofo liberista (Rubbettino), Francesco Postorino, insegnante di filosofia politica e morale, ha parlato con la redazione del Conservatore del suo testo, cercando di inquadrare la figura del filosofo Carlo Antoni, liberista e discepolo di Benedetto Croce.
1. In che modo lo studio del pensiero di Carlo Antoni può aiutarci a riflettere sui destini della libertà individuale?Carlo Antoni ha sempre lottato contro quelle che reputava le «cattive» interpretazioni dell’individualità. Non amava molto Hegel, il romanticismo tedesco e la corrente filosofica della Kierkegaard-Renaissance. Condivideva in parte con essi la reazione all’universalismo d’ispirazione illuminista; nondimeno, ha sempre messo al centro l’individuo nella sua interezza spirituale. Egli ha cercato di recuperare la tradizione del giusnaturalismo, con l’intento di proteggere dalle insidie dell’irrazionalismo, e da ogni forma di paganesimo, quell’idea elusiva di umanità introdotta dal cristianesimo e portata avanti con coerenza dall’umanesimo laico. Oggi, dinanzi agli effetti nocivi della sentenza nichilistica della morte di Dio e di un turbo-capitalismo che divora le nostre interiorità, mi sembra quasi doveroso rivisitare la figura e le opere di un pensatore che non ha mai rinunciato all’universale.
2. Come spiega lo scarso interesse nei suoi confronti?
3. Che importanza hanno per Antoni l’arte e la storia?