Giorgia Spurio
Gli occhi degli orologi
Il Camaleonte edizioni
Le recensioni in LIBRIrtà
Julienne varca il confine tra gioventù e maturità, nel limbo tra un passato doloroso con un padre alienato a causa della Grande Guerra, e il presente e il futuro presentati come un qualcosa di totalmente diverso e per questo motivo più aridi, dove il desiderio di maternità è il desiderio anche di una normalità, di un mondo che non è più, pur trattandosi di un gesto egoista. Mettere al mondo un figlio al giorno d’oggi più che un atto d’amore e la cosa più naturale di ogni essere umano, è un atto che ignora cosa sia l’altruismo. In un mondo ormai privato di ogni sua bellezza, morente e inquinato, quello che lasciamo alle generazioni future è l’apocalisse già in atto, ma che tutti tendiamo a voler ignorare.
Solo i sentimenti resistono, l’amore, il desiderio, perfino l’odio sono reali e si contrappongono a tutto ciò che ormai c’è di fittizio e artificiale nella vita di tutti i giorni. Nel romanzo uomini e donne, come automi e soldatini continuano le loro esistenze, barricandosi la sera dentro case vuote e silenziose, prive della gioia dei tempi passati. La Grande Guerra e tutte le guerre a cui si va incontro; la diversità di chi segue le regole e chi invece si ribella e viene punito, sono argomenti quanto mai attuali, in una società preda di odio, con vittime sempre più numerose. E la paura del diverso, nel nome di un dio o per una diversa etnia, coinvolge il lettore moderno che non può più ignorare una certa presa di coscienza sugli eventi attuali. Giorgia Spurio si lancia nel romanzo con un linguaggio privo di fronzoli, di brevi parole per non allungare i periodi stilistici.
Il suo stile è caratterizzato da pensieri buttati di getto, quasi un diario scritto con una freddezza e realismo disincantato nel descrivere un mondo ormai morto, e man mano allontanando la patina di apatia che ormai avviluppa la protagonista, per rompere quel bozzolo dentro cui Julienne si è rifugiata. Lo stesso bozzolo dove ognuno di noi si è rintanato per non vedere gli orrori del mondo. Gli occhi degli orologi spinge a riflettere, ma privo di qualunque moralismo, con toccanti momenti di poesia verso il passato, un’infanzia e un’epoca che non torneranno mai più, in netto contrasto con l’aridità moderna. È la morte di tutti, unita al desiderio di Vita.
La stessa che ancora una volta, nonostante tutte le difficoltà del caso, preme per non morire, per emergere là, dove di vita ne resta ben poca. Julienne non si arrende e dovrà imparare a fare i conti con i propri fantasmi, quelli di un mondo nel quale non si riconosce più, e una maternità inaspettata che la pone di fronte all’interrogativo più grande, di una presa di coscienza che non è più riferita al proprio Io interiore, ma a qualcosa di molto più grande. Un figlio in un mondo e un’epoca poco ospitali.
Autrice: Giorgia SpurioTitolo: Gli occhi degli orologiEdizioni: Il CamaleontePagg.: 250Prezzo: € 15,00Voto: 8