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Chiara Moscardelli - Volevo essere una vedova - Einaudi

24/10/2019 01:01

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Chiara Moscardelli - Volevo essere una vedova - Einaudi

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Chiara Moscardelli - Volevo essere una vedova - Einaudi

Prendete e leggente tutte!Le recensioni in LIBRIrtà

A cura di Letizia Cuzzola
Ho capito che il tempo corre più veloce di quanto io lo tenga a bada quando ho iniziato a ricevere più inviti a matrimoni, battesimi, comunioni e divorzi che a compleanni. Nell’arco di tempo in cui io ero impegnata con il cambio stagione degli armadi, la gente attorno a me si fidanzava, si sposava e si riproduceva. E me lo faceva notare. L’apice il giorno del mio trentaseiesimo compleanno: "Eh... ti stai facendo vecchia"; "Eh... ora son tanti eh..." ed è in questo preciso istante che mi rendo conto che un uomo celibe, anche se ormai col bastone e la dentiera, sarà sempre single, scapolo ma mai zitello mentre io ho varcato la soglia. Quel tenero "i 36 sono gli anni dei cambiamenti" di un amico all’improvviso è diventato un feroce "i 36 sono il passaporto per attraversare la frontiera fra single e zitella". Vi venisse bene. 
Ed ecco che, alla ricerca di un libro con cui stemperare l’amaro in bocca degli auguri, mi imbatto in "Volevo essere una vedova" di Chiara Moscardelli (Einaudi, 2019). La folgorazione. La Moscardelli ha centrato il punto: per la società la vedovanza è una disgrazia, la singletudine pure ma è una scelta. Di chi non è ben chiaro giacché quella stessa società, però, ci bombarda con l’idea che una donna per esser completa deve essere giustappunto donna/madre/moglie/manager/supereroepertuttelestagioni. Se salta un passaggio siamo fottute. E ci si mette pure la natura: un uomo nasce cresce e muore Sperminator, una donna nasce, cresce, soffre a rate mensili finché non finisce di pagare il mutuo delle ovaie e, se queste non le usa per riprodursi, la natura di cui sopra gliele requisisce: "Grazie gioia per tutte le sofferenze che hai patito ma, visto che non hai prodotto un figlio entro i tempi per cui ti è stato concesso il mutuo, io le ovaie te le pignoro". E mentre tu preparavi i pop corn è finito il film ed è partita la menopausa. 
Ma c’è un intermezzo, quello in cui noi tutte ci illudiamo che, se ci impegniamo davvero, possiamo avere la vita che vogliamo. Ci hanno inculcato, sempre per le osservazioni di cui sopra, che non basta avere un buon lavoro, la soddisfazione personale di essere persone perbene e non serial killer per essere apprezzate e non da commiserare. Bisogna trovare un uomo e saperselo tenere. E l’uomo avrà sempre ragione, saremo sempre noi quelle sbagliate perché cerchiamo di cambiarlo quest’uomo dopo che lo troviamo, e se lo troviamo in condizioni da poter essere definito tale; rincorriamo il principe azzurro (che pure se è verde cacarella o grigio smog ci mettiamo gli occhiali con le lenti colorate e lo vediamo azzurro) e sogniamo quel vissero felici e contenti che concludeva ogni fiaba della buonanotte. Ma a qualcuno hanno mai fatto sapere se tutti han vissuto felici e contenti davvero? 
"Volevo essere una vedova" è scritto col cuore e con la consapevolezza di una donna che è tutte le donne al giro di boa, a quel punto della vita in cui devi scendere a compromessi con te stessa e capire e ammettere cosa vuoi e non vuoi da te e dalla vita, senza menzogne e senza sconti. Per me è stato uno sguardo allo specchio e un calcio in culo che mi ha costretto a un esame di coscienza: quanto ho deciso e fatto per me e quanto per gli altri? Se la risposta è la seconda opzione bisogna ricominciare daccapo. Ricominciare da noi stesse sempre, dall’amore per quel che siamo, pregi e difetti. 
Oltre a farci sentire tutte meno cretine, il pregio della Moscardelli è l’ironia, il linguaggio confidenziale con cui ognuna di noi vorrebbe sentirsi dire che non è l’unica sfigata che non sa riconoscere l’uomo giusto e, spesso, neanche quello sbagliato. Io, Chiara, avrei voluta averla accanto durante la lettura, o almeno al telefono, per dirle «Grazie» a ogni capitolo.
Titolo: Volevo essere una vedovaAutrice: Chiara MoscardelliEditore: EinaudiPagg: 216Prezzo: 17,00Voto: 9